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Melania Trump ex modella Fashion degli anni 90
Ci congratuliamo con la nuova first lady USA Melania Knauss, Signora Melania Trump, che abbiamo avuto il piacere di rappresentare come fotomodella dall’inizio della sua carriera fino al 1996.
Congratulations to new First Lady of the United States Melania Knauss, Mrs. Melania Trump, that we represented as model from the beginning of her career till 1996.
Ci congratuliamo con la nuova first lady USA Melania Knauss, Signora Melania Trump, che abbiamo avuto il piacere di rappresentare come fotomodella dall’inizio della sua carriera fino al 1996.
Congratulations to new First Lady of the United States Melania Knauss, Mrs. Melania Trump, that we represented as model from the beginning of her career till 1996.
Gran bel modello quella Natasha
Articolo pag. 11 – quotidiano Il Giorno del 17 gennaio 2001
Alta, sottile, decisa e androgina. Parla l’unica donna scelta per le passerelle maschili
Una donna sfila vestita da uomo? No, non può essere. Va bene che in pedana spesso alcuni sembrano proprio tutti effeminati, ma da lì a dire… E va bene anche che le passerelle di questi giorni strizzano l’occhio all’eleganza a volte un po’ dandy, talvolta ambigua, che non definisce bene il confine tra ciò che è davvero maschile e ciò che appare a volte come uno stile piuttosto “intercambiabile” fra i sessi.
Se capitasse, uno stilista ne parlerebbe. Se non altro, per farsi pubblicità Non farebbe passare la cosa in sordina. Spiegherebbe il perché della scelta. Invece fino all’ultimo, niente strombazzamenti, bisogna faticare per fare la curiosa scoperta. E per farsela raccontare. Siamo alla presentazione della collezione di Alessandro Dell’Acqua: è la moda per l’uomo. Quindi: pantaloni, scarpe coi lacci, camicie, cravatte e così via. Abbigliamento per lui. Non per lei. Ma invece c’è lei. Basta guardare, osservare meglio. Sì, sembra proprio una donna. Ma no. Non è una donna. Se lo è si confonde proprio benissimo. E’ un uomo: camminata maschile, decisa. No, invece è una ragazza. Ha i pantaloni marroni, una camicia color salmone. Eppure all’altezza dei taschini della camicia c’è un velatissimo accenno di femminilità.
Seno? No, un accenno soltanto. Però c’è. Forse. La sfilata finisce. Si può andare a vedere dietro per fugare ogni dubbio e capire di più. I modelli si cambiano, si spogliano. Eccolo (eccola?) laggiù. Fra grucce e abiti che penzolano, si sta rivestendo. Via gli abiti da sfilata, ecco quelli “ufficiali”, i suoi: jeans, camicia, anfibi. Un uomo, Però due vestieriste la “proteggono” dagli sguardi. Allora è una donna. Infatti da vicino lo è: è solo “travestita” per l’occasione.
– Come ti chiami? “Nataša Vojnović”
– Natasha. E allora che ci fai qui, non ti sembra strano che una modella sfili per le collezioni maschili? “Sono stata chiamata per sfilare. Certo, sono una ragazza, ma lo stilista guardando tra le foto fornite dalla mia agenzia ha scelto pure me.”
– Come ti sei sentita fra i maschi? “Felice, a mio agio. Io non ancheggio quando cammino, sono piuttosto androgina anche nei modi di fare. Quindi è bastato essere me stessa.”
– Da dove vieni, quanti anni hai e dove vivi? “Sono nata a Belgrado, ho 20 anni e vivo tra Parigi e New York.”
– Perchè hai scelto di fare questo lavoro? “E’ successo tutto per caso. Quindi una favola: tutto merito dell’agenzia Fashion.”
Chiediamo alla Fashion per trovare conferma.
“Definirla favola è giusto. E’ una storia come ne succedono poche nella realtà – racconta Giovanna Zanetti. Natasha camminava per strada a Belgrado. Un agente l’ha sfiorata sul marciapiede. Ed è rimasto colpito dalla sua bellezza particolare. L’ha seguita, ci ha parlato. Risultato: la sconosciuta studentessa Natasha pochi giorni dopo volava già a Parigi per i rudimenti del mestiere. Fra le prime cose importanti che ha fatto, è stata la protagonista della campagna per l’estero di Calvin Klein, che ancora deve uscire sui giornali. Poi ha posato per altre foto pubblicitarie. La passerella l’ha già “assaggiata” l’anno scorso ma come modella, non come modello! – scherza. – Ci mancherebbe altro!
Questa è solo una parentesi. E per lei è solo un vantaggio, perché vuol dire che è poliedrica al massimo. Infatti Natasha è tra le nostre modelle più promettenti proprio perché ha una bellezza così moderna. Come mai hanno voluto lei per una sfilata da uomo? Si prestava. E nel lavoro il “travestimento” è compreso.”
Articolo pag. 11 – quotidiano Il Giorno del 17 gennaio 2001
Alta, sottile, decisa e androgina. Parla l’unica donna scelta per le passerelle maschili
Una donna sfila vestita da uomo? No, non può essere. Va bene che in pedana spesso alcuni sembrano proprio tutti effeminati, ma da lì a dire… E va bene anche che le passerelle di questi giorni strizzano l’occhio all’eleganza a volte un po’ dandy, talvolta ambigua, che non definisce bene il confine tra ciò che è davvero maschile e ciò che appare a volte come uno stile piuttosto “intercambiabile” fra i sessi.
Se capitasse, uno stilista ne parlerebbe. Se non altro, per farsi pubblicità Non farebbe passare la cosa in sordina. Spiegherebbe il perché della scelta. Invece fino all’ultimo, niente strombazzamenti, bisogna faticare per fare la curiosa scoperta. E per farsela raccontare. Siamo alla presentazione della collezione di Alessandro Dell’Acqua: è la moda per l’uomo. Quindi: pantaloni, scarpe coi lacci, camicie, cravatte e così via. Abbigliamento per lui. Non per lei. Ma invece c’è lei. Basta guardare, osservare meglio. Sì, sembra proprio una donna. Ma no. Non è una donna. Se lo è si confonde proprio benissimo. E’ un uomo: camminata maschile, decisa. No, invece è una ragazza. Ha i pantaloni marroni, una camicia color salmone. Eppure all’altezza dei taschini della camicia c’è un velatissimo accenno di femminilità.
Seno? No, un accenno soltanto. Però c’è. Forse. La sfilata finisce. Si può andare a vedere dietro per fugare ogni dubbio e capire di più. I modelli si cambiano, si spogliano. Eccolo (eccola?) laggiù. Fra grucce e abiti che penzolano, si sta rivestendo. Via gli abiti da sfilata, ecco quelli “ufficiali”, i suoi: jeans, camicia, anfibi. Un uomo, Però due vestieriste la “proteggono” dagli sguardi. Allora è una donna. Infatti da vicino lo è: è solo “travestita” per l’occasione.
– Come ti chiami? “Nataša Vojnović”
– Natasha. E allora che ci fai qui, non ti sembra strano che una modella sfili per le collezioni maschili? “Sono stata chiamata per sfilare. Certo, sono una ragazza, ma lo stilista guardando tra le foto fornite dalla mia agenzia ha scelto pure me.”
– Come ti sei sentita fra i maschi? “Felice, a mio agio. Io non ancheggio quando cammino, sono piuttosto androgina anche nei modi di fare. Quindi è bastato essere me stessa.”
– Da dove vieni, quanti anni hai e dove vivi? “Sono nata a Belgrado, ho 20 anni e vivo tra Parigi e New York.”
– Perchè hai scelto di fare questo lavoro? “E’ successo tutto per caso. Quindi una favola: tutto merito dell’agenzia Fashion.”
Chiediamo alla Fashion per trovare conferma.
“Definirla favola è giusto. E’ una storia come ne succedono poche nella realtà – racconta Giovanna Zanetti. Natasha camminava per strada a Belgrado. Un agente l’ha sfiorata sul marciapiede. Ed è rimasto colpito dalla sua bellezza particolare. L’ha seguita, ci ha parlato. Risultato: la sconosciuta studentessa Natasha pochi giorni dopo volava già a Parigi per i rudimenti del mestiere. Fra le prime cose importanti che ha fatto, è stata la protagonista della campagna per l’estero di Calvin Klein, che ancora deve uscire sui giornali. Poi ha posato per altre foto pubblicitarie. La passerella l’ha già “assaggiata” l’anno scorso ma come modella, non come modello! – scherza. – Ci mancherebbe altro!
Questa è solo una parentesi. E per lei è solo un vantaggio, perché vuol dire che è poliedrica al massimo. Infatti Natasha è tra le nostre modelle più promettenti proprio perché ha una bellezza così moderna. Come mai hanno voluto lei per una sfilata da uomo? Si prestava. E nel lavoro il “travestimento” è compreso.”
Juri Bavaresco trionfa a Flight 616 su Italia 1
Il lissonese di 29 anni, di professione modello, ha vinto il reality di Italia 1.
La prima edizione del reality “Flight 616”, in onda su Italia 1, è stato vinto dal lissonese Juri Bavaresco, in coppia con Celeste Rigo. Il lissonese 29enne è stato uno dei sedici concorrenti che, divisi casualmente in coppie, sono volati in giro per il mondo, conquistando di volta in volta i biglietti aerei attraverso delle prove.
Il ragazzo, “scappato” da Lissone da ormai parecchi anni, lavora come modello a Los Angeles negli States e ha deciso di partecipare a questa avventura televisiva dopo una delusione d’amore. La finalissima di “Flight 616”, che è andata in onda giovedì scorso, era ambienta tra Marrakesh e il deserto marocchino. Anche in questo caso la prova è stata durissima soprattutto per le ragazze, che sono arrivate alla tappa finale allo stremo delle proprie forze fisiche.
Dopo un percorso in auto, arrampicate sulle dune e mancamenti dovuti alla fatica e al caldo sono arrivati al traguardo dove ad aspettare la coppia trionfatrice c’era la conduttrice Paola Barale, che ha proclamato i concorrenti vincitori.
“Per me la cosa più complicata di questa avventura sono stati i problemi “esterni” che mi sono portato dietro – ha commentato il lissonese – per fortuna che ho avuto la possibilità di cambiare partner, scegliendo Celeste, che è stata una compagna spettacolare.”
Il lissonese di 29 anni, di professione modello, ha vinto il reality di Italia 1.
La prima edizione del reality “Flight 616”, in onda su Italia 1, è stato vinto dal lissonese Juri Bavaresco, in coppia con Celeste Rigo. Il lissonese 29enne è stato uno dei sedici concorrenti che, divisi casualmente in coppie, sono volati in giro per il mondo, conquistando di volta in volta i biglietti aerei attraverso delle prove.
Il ragazzo, “scappato” da Lissone da ormai parecchi anni, lavora come modello a Los Angeles negli States e ha deciso di partecipare a questa avventura televisiva dopo una delusione d’amore. La finalissima di “Flight 616”, che è andata in onda giovedì scorso, era ambienta tra Marrakesh e il deserto marocchino. Anche in questo caso la prova è stata durissima soprattutto per le ragazze, che sono arrivate alla tappa finale allo stremo delle proprie forze fisiche.
Dopo un percorso in auto, arrampicate sulle dune e mancamenti dovuti alla fatica e al caldo sono arrivati al traguardo dove ad aspettare la coppia trionfatrice c’era la conduttrice Paola Barale, che ha proclamato i concorrenti vincitori.
“Per me la cosa più complicata di questa avventura sono stati i problemi “esterni” che mi sono portato dietro – ha commentato il lissonese – per fortuna che ho avuto la possibilità di cambiare partner, scegliendo Celeste, che è stata una compagna spettacolare.”
Fashion Model Management Milano – Articolo Rivista Chi
Articolo pag. 22 – rivista Chi n. 10 del 15 marzo 1996
Se le top non sono quasi mai presenti in persona, le loro foto tappezzano le pareti dell’agenzia. Claudia Schiffer, Helena Christensen, Yasmeen Ghauri, Brandi, Carré Otis, Angie Everhart, Gail Elliott, Tanya Fourie, Carmen Carmen, Alexandra Carllson Lentini, Nadia Vassileva, la “bionda Peroni” Filippa Lagerbach sono infatti rappresentate dalla Fashion che ha la più alta concentrazione in Italia di topmodel internazionali.
Nel 1980 la Fashion è stata la prima agenzia in Europa a utilizzare i computer e le grandi autostrade informatiche.
Numerose sono state le modelle che abbiamo contribuito a lanciare nel mondo della televisione e del cinema, come le star internazionali Sharon Stone, Kelly Le Brock, Grace Jones, Kim Basinger, Michelle Pfeiffer, Brooke Shields, Greta Scacchi; e, ancora, Dalila Di Lazzaro, Clarissa Burt, Renee Simonsen, Eleonora Brigliadori, Lucrezia Lante della Rovere, Monica Bellucci, Carla Bruni, Anna Falchi, e recentemente le topmodel Cash, protagonista di “Selvaggi”, film campione d’incassi dell’anno, e Randi Ingerman, diventata star televisiva con il programma “La febbre del venerdì” sera con Fiorello.
È proprio qui, in questi uffici, che molte volte si decide la carriera di una modella, grazie al lavoro martellante dei booker che segnalano, consigliano, studiano il look delle modelle soprattutto appena avviate a questa professione, per far sì che siano pronte dinanzi alle telecamere e alle macchine fotografiche. Stella Tennant, la nuova top model emergente che sarà l’immagine di Christian Dior, Tricia Helfer, ormai habituée sulle passerelle di Versace, Valentino e Chanel, Michelle Behennah, Daniella Van Graas, Milla Jovovich, Christina Kruse, Georgina Malvina, Magdalena sono le nuove proposte della Fashion e alcune di loro hanno all’attivo già un discreto numero di copertine e servizi sulle riviste più autorevoli del settore come Vogue Italia, Elle, Marie Claire.
Articolo pag. 22 – rivista Chi n. 10 del 15 marzo 1996
Se le top non sono quasi mai presenti in persona, le loro foto tappezzano le pareti dell’agenzia. Claudia Schiffer, Helena Christensen, Yasmeen Ghauri, Brandi, Carré Otis, Angie Everhart, Gail Elliott, Tanya Fourie, Carmen Carmen, Alexandra Carllson Lentini, Nadia Vassileva, la “bionda Peroni” Filippa Lagerbach sono infatti rappresentate dalla Fashion che ha la più alta concentrazione in Italia di topmodel internazionali.
Nel 1980 la Fashion è stata la prima agenzia in Europa a utilizzare i computer e le grandi autostrade informatiche.
Numerose sono state le modelle che abbiamo contribuito a lanciare nel mondo della televisione e del cinema, come le star internazionali Sharon Stone, Kelly Le Brock, Grace Jones, Kim Basinger, Michelle Pfeiffer, Brooke Shields, Greta Scacchi; e, ancora, Dalila Di Lazzaro, Clarissa Burt, Renee Simonsen, Eleonora Brigliadori, Lucrezia Lante della Rovere, Monica Bellucci, Carla Bruni, Anna Falchi, e recentemente le topmodel Cash, protagonista di “Selvaggi”, film campione d’incassi dell’anno, e Randi Ingerman, diventata star televisiva con il programma “La febbre del venerdì” sera con Fiorello.
È proprio qui, in questi uffici, che molte volte si decide la carriera di una modella, grazie al lavoro martellante dei booker che segnalano, consigliano, studiano il look delle modelle soprattutto appena avviate a questa professione, per far sì che siano pronte dinanzi alle telecamere e alle macchine fotografiche. Stella Tennant, la nuova top model emergente che sarà l’immagine di Christian Dior, Tricia Helfer, ormai habituée sulle passerelle di Versace, Valentino e Chanel, Michelle Behennah, Daniella Van Graas, Milla Jovovich, Christina Kruse, Georgina Malvina, Magdalena sono le nuove proposte della Fashion e alcune di loro hanno all’attivo già un discreto numero di copertine e servizi sulle riviste più autorevoli del settore come Vogue Italia, Elle, Marie Claire.