Blogs
Portfolios
Dicono di noi
Gran bel modello quella Natasha
Articolo pag. 11 – quotidiano Il Giorno del 17 gennaio 2001
Alta, sottile, decisa e androgina. Parla l’unica donna scelta per le passerelle maschili
Una donna sfila vestita da uomo? No, non può essere. Va bene che in pedana spesso alcuni sembrano proprio tutti effeminati, ma da lì a dire… E va bene anche che le passerelle di questi giorni strizzano l’occhio all’eleganza a volte un po’ dandy, talvolta ambigua, che non definisce bene il confine tra ciò che è davvero maschile e ciò che appare a volte come uno stile piuttosto “intercambiabile” fra i sessi.
Se capitasse, uno stilista ne parlerebbe. Se non altro, per farsi pubblicità Non farebbe passare la cosa in sordina. Spiegherebbe il perché della scelta. Invece fino all’ultimo, niente strombazzamenti, bisogna faticare per fare la curiosa scoperta. E per farsela raccontare. Siamo alla presentazione della collezione di Alessandro Dell’Acqua: è la moda per l’uomo. Quindi: pantaloni, scarpe coi lacci, camicie, cravatte e così via. Abbigliamento per lui. Non per lei. Ma invece c’è lei. Basta guardare, osservare meglio. Sì, sembra proprio una donna. Ma no. Non è una donna. Se lo è si confonde proprio benissimo. E’ un uomo: camminata maschile, decisa. No, invece è una ragazza. Ha i pantaloni marroni, una camicia color salmone. Eppure all’altezza dei taschini della camicia c’è un velatissimo accenno di femminilità.
Seno? No, un accenno soltanto. Però c’è. Forse. La sfilata finisce. Si può andare a vedere dietro per fugare ogni dubbio e capire di più. I modelli si cambiano, si spogliano. Eccolo (eccola?) laggiù. Fra grucce e abiti che penzolano, si sta rivestendo. Via gli abiti da sfilata, ecco quelli “ufficiali”, i suoi: jeans, camicia, anfibi. Un uomo, Però due vestieriste la “proteggono” dagli sguardi. Allora è una donna. Infatti da vicino lo è: è solo “travestita” per l’occasione.
– Come ti chiami? “Nataša Vojnović”
– Natasha. E allora che ci fai qui, non ti sembra strano che una modella sfili per le collezioni maschili? “Sono stata chiamata per sfilare. Certo, sono una ragazza, ma lo stilista guardando tra le foto fornite dalla mia agenzia ha scelto pure me.”
– Come ti sei sentita fra i maschi? “Felice, a mio agio. Io non ancheggio quando cammino, sono piuttosto androgina anche nei modi di fare. Quindi è bastato essere me stessa.”
– Da dove vieni, quanti anni hai e dove vivi? “Sono nata a Belgrado, ho 20 anni e vivo tra Parigi e New York.”
– Perchè hai scelto di fare questo lavoro? “E’ successo tutto per caso. Quindi una favola: tutto merito dell’agenzia Fashion.”
Chiediamo alla Fashion per trovare conferma.
“Definirla favola è giusto. E’ una storia come ne succedono poche nella realtà – racconta Giovanna Zanetti. Natasha camminava per strada a Belgrado. Un agente l’ha sfiorata sul marciapiede. Ed è rimasto colpito dalla sua bellezza particolare. L’ha seguita, ci ha parlato. Risultato: la sconosciuta studentessa Natasha pochi giorni dopo volava già a Parigi per i rudimenti del mestiere. Fra le prime cose importanti che ha fatto, è stata la protagonista della campagna per l’estero di Calvin Klein, che ancora deve uscire sui giornali. Poi ha posato per altre foto pubblicitarie. La passerella l’ha già “assaggiata” l’anno scorso ma come modella, non come modello! – scherza. – Ci mancherebbe altro!
Questa è solo una parentesi. E per lei è solo un vantaggio, perché vuol dire che è poliedrica al massimo. Infatti Natasha è tra le nostre modelle più promettenti proprio perché ha una bellezza così moderna. Come mai hanno voluto lei per una sfilata da uomo? Si prestava. E nel lavoro il “travestimento” è compreso.”
Articolo pag. 11 – quotidiano Il Giorno del 17 gennaio 2001
Alta, sottile, decisa e androgina. Parla l’unica donna scelta per le passerelle maschili
Una donna sfila vestita da uomo? No, non può essere. Va bene che in pedana spesso alcuni sembrano proprio tutti effeminati, ma da lì a dire… E va bene anche che le passerelle di questi giorni strizzano l’occhio all’eleganza a volte un po’ dandy, talvolta ambigua, che non definisce bene il confine tra ciò che è davvero maschile e ciò che appare a volte come uno stile piuttosto “intercambiabile” fra i sessi.
Se capitasse, uno stilista ne parlerebbe. Se non altro, per farsi pubblicità Non farebbe passare la cosa in sordina. Spiegherebbe il perché della scelta. Invece fino all’ultimo, niente strombazzamenti, bisogna faticare per fare la curiosa scoperta. E per farsela raccontare. Siamo alla presentazione della collezione di Alessandro Dell’Acqua: è la moda per l’uomo. Quindi: pantaloni, scarpe coi lacci, camicie, cravatte e così via. Abbigliamento per lui. Non per lei. Ma invece c’è lei. Basta guardare, osservare meglio. Sì, sembra proprio una donna. Ma no. Non è una donna. Se lo è si confonde proprio benissimo. E’ un uomo: camminata maschile, decisa. No, invece è una ragazza. Ha i pantaloni marroni, una camicia color salmone. Eppure all’altezza dei taschini della camicia c’è un velatissimo accenno di femminilità.
Seno? No, un accenno soltanto. Però c’è. Forse. La sfilata finisce. Si può andare a vedere dietro per fugare ogni dubbio e capire di più. I modelli si cambiano, si spogliano. Eccolo (eccola?) laggiù. Fra grucce e abiti che penzolano, si sta rivestendo. Via gli abiti da sfilata, ecco quelli “ufficiali”, i suoi: jeans, camicia, anfibi. Un uomo, Però due vestieriste la “proteggono” dagli sguardi. Allora è una donna. Infatti da vicino lo è: è solo “travestita” per l’occasione.
– Come ti chiami? “Nataša Vojnović”
– Natasha. E allora che ci fai qui, non ti sembra strano che una modella sfili per le collezioni maschili? “Sono stata chiamata per sfilare. Certo, sono una ragazza, ma lo stilista guardando tra le foto fornite dalla mia agenzia ha scelto pure me.”
– Come ti sei sentita fra i maschi? “Felice, a mio agio. Io non ancheggio quando cammino, sono piuttosto androgina anche nei modi di fare. Quindi è bastato essere me stessa.”
– Da dove vieni, quanti anni hai e dove vivi? “Sono nata a Belgrado, ho 20 anni e vivo tra Parigi e New York.”
– Perchè hai scelto di fare questo lavoro? “E’ successo tutto per caso. Quindi una favola: tutto merito dell’agenzia Fashion.”
Chiediamo alla Fashion per trovare conferma.
“Definirla favola è giusto. E’ una storia come ne succedono poche nella realtà – racconta Giovanna Zanetti. Natasha camminava per strada a Belgrado. Un agente l’ha sfiorata sul marciapiede. Ed è rimasto colpito dalla sua bellezza particolare. L’ha seguita, ci ha parlato. Risultato: la sconosciuta studentessa Natasha pochi giorni dopo volava già a Parigi per i rudimenti del mestiere. Fra le prime cose importanti che ha fatto, è stata la protagonista della campagna per l’estero di Calvin Klein, che ancora deve uscire sui giornali. Poi ha posato per altre foto pubblicitarie. La passerella l’ha già “assaggiata” l’anno scorso ma come modella, non come modello! – scherza. – Ci mancherebbe altro!
Questa è solo una parentesi. E per lei è solo un vantaggio, perché vuol dire che è poliedrica al massimo. Infatti Natasha è tra le nostre modelle più promettenti proprio perché ha una bellezza così moderna. Come mai hanno voluto lei per una sfilata da uomo? Si prestava. E nel lavoro il “travestimento” è compreso.”
Sharon Stone alla Fashion Model Management
L’icona mondiale Sharon Stone, attrice e modella, in visita alla Fashion
Nel 2012, la F. The Fashion Model Management ha avuto la piacevole sorpresa di ricevere visita da una delle più famose dive al mondo: Sharon Stone. Gentile come sempre, ha scattato delle foto insieme allo Staff, e conversato gradevolmente con tutti. Abbiamo avuto un grande piacere a riceverla in quanto in giovane età ha iniziato la sua carriera di modella proprio alla .F The Fashion Model Management.
L’icona mondiale Sharon Stone, attrice e modella, in visita alla Fashion
Nel 2012, la F. The Fashion Model Management ha avuto la piacevole sorpresa di ricevere visita da una delle più famose dive al mondo: Sharon Stone. Gentile come sempre, ha scattato delle foto insieme allo Staff, e conversato gradevolmente con tutti. Abbiamo avuto un grande piacere a riceverla in quanto in giovane età ha iniziato la sua carriera di modella proprio alla .F The Fashion Model Management.
Fashion Model Management Milano – Articolo Rivista Chi
Articolo pag. 22 – rivista Chi n. 10 del 15 marzo 1996
Se le top non sono quasi mai presenti in persona, le loro foto tappezzano le pareti dell’agenzia. Claudia Schiffer, Helena Christensen, Yasmeen Ghauri, Brandi, Carré Otis, Angie Everhart, Gail Elliott, Tanya Fourie, Carmen Carmen, Alexandra Carllson Lentini, Nadia Vassileva, la “bionda Peroni” Filippa Lagerbach sono infatti rappresentate dalla Fashion che ha la più alta concentrazione in Italia di topmodel internazionali.
Nel 1980 la Fashion è stata la prima agenzia in Europa a utilizzare i computer e le grandi autostrade informatiche.
Numerose sono state le modelle che abbiamo contribuito a lanciare nel mondo della televisione e del cinema, come le star internazionali Sharon Stone, Kelly Le Brock, Grace Jones, Kim Basinger, Michelle Pfeiffer, Brooke Shields, Greta Scacchi; e, ancora, Dalila Di Lazzaro, Clarissa Burt, Renee Simonsen, Eleonora Brigliadori, Lucrezia Lante della Rovere, Monica Bellucci, Carla Bruni, Anna Falchi, e recentemente le topmodel Cash, protagonista di “Selvaggi”, film campione d’incassi dell’anno, e Randi Ingerman, diventata star televisiva con il programma “La febbre del venerdì” sera con Fiorello.
È proprio qui, in questi uffici, che molte volte si decide la carriera di una modella, grazie al lavoro martellante dei booker che segnalano, consigliano, studiano il look delle modelle soprattutto appena avviate a questa professione, per far sì che siano pronte dinanzi alle telecamere e alle macchine fotografiche. Stella Tennant, la nuova top model emergente che sarà l’immagine di Christian Dior, Tricia Helfer, ormai habituée sulle passerelle di Versace, Valentino e Chanel, Michelle Behennah, Daniella Van Graas, Milla Jovovich, Christina Kruse, Georgina Malvina, Magdalena sono le nuove proposte della Fashion e alcune di loro hanno all’attivo già un discreto numero di copertine e servizi sulle riviste più autorevoli del settore come Vogue Italia, Elle, Marie Claire.
Articolo pag. 22 – rivista Chi n. 10 del 15 marzo 1996
Se le top non sono quasi mai presenti in persona, le loro foto tappezzano le pareti dell’agenzia. Claudia Schiffer, Helena Christensen, Yasmeen Ghauri, Brandi, Carré Otis, Angie Everhart, Gail Elliott, Tanya Fourie, Carmen Carmen, Alexandra Carllson Lentini, Nadia Vassileva, la “bionda Peroni” Filippa Lagerbach sono infatti rappresentate dalla Fashion che ha la più alta concentrazione in Italia di topmodel internazionali.
Nel 1980 la Fashion è stata la prima agenzia in Europa a utilizzare i computer e le grandi autostrade informatiche.
Numerose sono state le modelle che abbiamo contribuito a lanciare nel mondo della televisione e del cinema, come le star internazionali Sharon Stone, Kelly Le Brock, Grace Jones, Kim Basinger, Michelle Pfeiffer, Brooke Shields, Greta Scacchi; e, ancora, Dalila Di Lazzaro, Clarissa Burt, Renee Simonsen, Eleonora Brigliadori, Lucrezia Lante della Rovere, Monica Bellucci, Carla Bruni, Anna Falchi, e recentemente le topmodel Cash, protagonista di “Selvaggi”, film campione d’incassi dell’anno, e Randi Ingerman, diventata star televisiva con il programma “La febbre del venerdì” sera con Fiorello.
È proprio qui, in questi uffici, che molte volte si decide la carriera di una modella, grazie al lavoro martellante dei booker che segnalano, consigliano, studiano il look delle modelle soprattutto appena avviate a questa professione, per far sì che siano pronte dinanzi alle telecamere e alle macchine fotografiche. Stella Tennant, la nuova top model emergente che sarà l’immagine di Christian Dior, Tricia Helfer, ormai habituée sulle passerelle di Versace, Valentino e Chanel, Michelle Behennah, Daniella Van Graas, Milla Jovovich, Christina Kruse, Georgina Malvina, Magdalena sono le nuove proposte della Fashion e alcune di loro hanno all’attivo già un discreto numero di copertine e servizi sulle riviste più autorevoli del settore come Vogue Italia, Elle, Marie Claire.